Lo smalto è uno dei tessuti più del corpo umano, ma sfortunatamente non è indistruttibile. Infatti lo smalto dentale è particolarmente suscettibile all’azione di sostanze acide e dei batteri cariogeni che possono provocare la demineralizzazione dello smalto e del dente. Ma cos’è la demineralizzazione del dente e cosa si può fare per curarla?
[toc]Demineralizzazione denti: la demineralizzazione dello smalto
La demineralizzazione dello smalto è uno dei più comuni problemi dentali che può manifestarsi inizialmente con alterazioni cromatiche dello smalto denominate “white spot”, tali white spot con il tempo possono dar luogo all’insorgenza di una vera e propria carie. Questo avviene perché in condizioni di scarsa igiene orale, il biofilm batterico ( la placca mucobatterica) è in grado di aderire sulla superficie dentale e alterare il ph del cavo orale attraverso la produzione di sostanze acide. Generalmente, in situazioni fisiologiche, si assiste ad un processo di dissoluzione di idrossiapatite che però è in equilibrio con la deposizione di ioni fosforo e calcio; tuttavia se tale equilibrio è spostato verso la dissoluzione di idrossiapatite si può avere la demineralizzazione del dente.
Cos’è la demineralizzazione dei denti
Sempre più spesso si sente parlare di white spots, di indebolimento dei denti o più in generale di carie dei denti. Non tutti sanno che tali problematiche possono essere causate da un dente demineralizzato.
Per capire cosa si intende quando si parla di denti demineralizzati è necessario fare un passo indietro e capire come avviene la formazione dei denti stessi e quindi il fenomeno di mineralizzazione dei denti.
Come si forma un dente: la mineralizzazione dei denti
La mineralizzazione del dente ha origine embriologica e vede prevalentemente l’azione di due cellule : odontoblasti e ameloblasti.
Gli odontoblasti sono i primi ad agire e contribuiscono alla formazione della matrice organica della dentina grazie alla sintetizzazione del collagene sotto forma di fibrille collagene. Si ha cosi la formazione della pre-dentina o matrice organica della dentina . Man mano che viene prodotta la predentina, questa stessa va incontro a processi di mineralizzazione trasformandosi in dentina.
E’ soltanto in seguito alla formazione della dentina che gli ameloblasti cominciano a secernere delle molecole chiamate “enameline” responsabili della precipitazione del calcio e del fosfato. In questo modo, in corrispondenza della giunzione smalto-dentinale, si viene a formare lo smalto.
· Come avviene la mineralizzazione della dentina?
La prima fase della mineralizzazione della dentina dipende dalla produzione di vescicole da parte degli odontoblasti, tali vescicole sono le sedi di formazione di cristalli di idrossiapatite; la seconda fase di mineralizzazione della dentina è invece più tardiva e dipende dal fatto che gli odontoblasti producono fibrille collagene con conseguente precipitazione di Sali di calcio e fosfato sottoforma di idrossiapatite.
· Come avviene la mineralizzazione dello smalto?
Gli ameloblasti secernono le enameline responsabili della formazione dello smalto che rimane adeso alla dentina sottostante.
Bisogna sottolineare che durante l’allungamento della radice, si ha il progressivo riassorbimento delle componenti epiteliali esterne. Quando la corona completa l’eruzione nel cavo orale, lo smalto diviene totalmente privo di qualsiasi componente cellulare, pertanto sarà l’unico tessuto totalmente acellulare e quindi una volta che lo smalto è danneggiato non è in grado di dare luogo a processi rigenerativi dello stesso.
Com’è fatto un dente:
Dopo aver visto come si forma un dente, risulta necessario capire come è fatto un elemento dentario. Il dente è costituito dalla corona ossia la parte di dente esposta nel cavo orale. All’interno della corona troviamo una camera definita camera pulpare la quale è circondata dalla dentina, un tessuto mineralizzato con caratteristiche simili a quelle dell’osso. La dentina a sua volta è rivestita nella sua parte esterna dallo smalto, un tessuto mineralizzato acellulare. Il fatto che lo smalto sia un tessuto mineralizzato acellulare spiega perché una volta avvenuta la demineralizzazione del dente, questo non possa dare luogo ad un processo di rimineralizzazione spontaneamente.
La composizione del dente: quali sono le composizioni di smalto e dentina?
Facendo un’analisi della composizione di smalto e dentina troviamo:
–dentina:
- 70% sostanze inorganiche
- 18% materiale organico
- 12% acqua
–Smalto:
- 95-96% sostanze inorganiche ( soprattutto idrossiapatite)
- 4-5% acqua e componenti organiche (proteine)
Lo smalto dei denti è quindi una sostanza assolutamente dura, paragonabile all’osso, con un’ importantissima funzione protettiva essendo ricco di contenuto minerale.
Quindi risulta evidente come la demineralizzazione del dente e quindi la demineralizzazione dello smalto rende l’intero dente più vulnerabile con il rischio di far entrare in contatto agenti esterni (esogeni)come i batteri con gli strati più interni del dente, favorendo l’insorgenza di carie dentale, problemi di sensibilità, white spots o altri problemi di natura odontoiatrica.
Demineralizzazione denti: in cosa consiste la demineralizzazione dei denti
La demineralizzazione dello smalto rappresenta una perdita di mineralizzazione da parte del rivestimento esterno del dente ossia dello smalto. Questa fase rappresenta un primo stadio del processo di carie e può essere visibile come un’alterazione cromatica posta sulla superficie esterna del dente, la cosiddetta “white spot”.
La demineralizzazione dei denti si verifica quando il sottoprodotto acido della placca consuma lo smalto dei denti. Lo smalto è formato da minerali quali calcio e fosfato che gli conferiscono un’eccezionale resistenza e durezza. Tuttavia quando un dente è affetto da un processo di demineralizzazione, lo smalto del dente diviene poroso e più vulnerabile.
Demineralizzazione denti: cause esogene e cause endogene
Le cause di demineralizzazione del dente sono multiple e nel seguente articolo ne verranno esaminate soltanto alcune. Le cause della demineralizzazione del dente possono essere suddivise in cause esogene e cause endogene.
In genere le cause esogene di demineralizzazione dello smalto sono legate ad una frequente esposizione del dente a sostanze acide, tali sostanze possono derivare dal metabolismo di batteri cariogeni che quindi possono essere i responsabili della demineralizzazione del dente se la placca batterica non viene disgregata quotidianamente con l’igiene dentale domiciliare e con le sedute di igiene orale professionale. Altre cause esogene di demineralizzazione possono essere legate all’esposizione diretta a sostanze acide presenti in cibi e bevande.
Le cause più frequenti di demineralizzazione denti:
Analizziamo ora le più frequenti cause che mettono a contatto i denti con sostanze acide ed espongono al rischio di demineralizzazione dentale:
- Placca muco batterica non disgregata adeguatamente qualitativamente e quantitativamente.
- Frequente ingestione di bevande acide ( bevande gassate, succo di limone).
- Frequente esposizione dei denti ad alimenti contenenti acidi quali agrumi che contengono acido citrico.
- Contatto con sostanze acide dello stomaco ( come disturbi della sfera alimentare, della bulimia e pazienti affetti da reflusso gastroesofageo).
- Patologie caratterizzate da una riduzione del flusso salivare (iposcialia).
- Scarso controllo della placca durante il trattamento ortodontico.
Quando e come curare la demineralizzazione dei denti
Come già sottolineato lo smalto è un tessuto acellulare, pertanto non è in grado di autorigenerarsi una volta perso. Bisogna tuttavia sottolineare che assistiamo fisiologicamente a quotidiani sbalzi di ph. Infatti quando ci nutriamo molti alimenti abbassano il ph del cavo orale rendendolo temporaneamente più acido, ma il nostro organismo è in grado di ripristinare un valore di ph fisiologico. Una prima barriera difensiva è rappresentata dal potere tampone della saliva che rende il ph più basico e contribuisce a contrastare l’acidità; tuttavia se i valori di acidità superano un valore soglia (5,5) sia in termini di quantità che di tempo, inteso come frequenza di esposizione ad un ph acido, diviene necessario agire con protocolli riminineralizzanti dal proprio dentista.
· Come contrastare la demineralizzazione dei denti
Ecco cosa può essere utile fare per evitare o risolvere in parte problemi di demineralizzazione denti:
- Mantenere una corretta igiene orale sia domiciliare che professionale attraverso sedute di igiene professionale presso il proprio dentista.
- Utilizzo di dentifrici fluorati: il fluoro è in grado di ridurre il processo di adesione batterica alla superficie dello smalto.
- Mantenere una dieta alimentare bilanciata che comprende anche cibi contenenti proteine casearie che aiutano ad ottenere una rimineralizzazione.
- Evitare cibi e bevande acide e sostanze zuccherine che possono danneggiare la superficie dello smalto.
- Applicazione in studio da parte dell’odontoiatra di sostanze rimineralizzanti
Demineralizzazione denti: trattamento iniziale e tardivo
Analizziamo nel dettaglio quali sono le strategie terapeutiche per prevenire o per risolvere problemi di demineralizzazione dei denti:
· Trattamento Iniziale:
- Applicazione di collutorio al fluoro: uno dei trattamenti rimineralizzanti più comuni è il gel o la vernice al fluoro, disponibile anche come collutorio.
- Applicazione di ACP-CPP (complesso fosfopeptide di caseina-fosfato di calcio amorfo).Sono proteine estratte dal latte che aumentano la concentrazione degli ioni calcio e fosforo nell’area dove vengono applicati. Ci sono tre forme principali di applicazione di prodotti cpp-acp: collutori, paste, mousse orale.
· Trattamento tardivo:
Se il processo di demineralizzazione è degenerato invece può risultare necessario procedere a rimedi tipici dell’odontoiatria conservatrice estetica che permettono un ripristino morfofunzionale dell’elemento dentario con applicazione delle faccette dentali o di intarsi.
E’ necessario sottolineare che ogni caso di demineralizzazione denti va analizzato specificamente dal proprio dentista per trovare la soluzione terapeutica più adatta allo specifico caso del singolo paziente.
Per approfondire maggiormente il discorso sulla mineralizzazione dei denti e sui protocolli rimineralizzanti, in particolare quelli senza fluoro, invitiamo alla lettura dei seguenti articoli da pubmed:
- Mineralizzazione dei denti
- Applicazione CPP-ACP per la rimineralizzazione del dente.